Viaggi in Spagna e Barcellona: nuove regole
Un po’ per far fronte al problema dell’overtourism (sovra-affollamento di turisti), un po’ per regolamentare alcuni comportamenti che causano parecchie lamentele da parte dei residenti, per chi viaggia in Spagna e a Barcellona dal 2025 vengono introdotte nuove regole o multe più salate.
Tasse di soggiorno più elevate, regolamentazione dei monopattini, restrizioni su affitti brevi e sulla movida: in questo articolo vi spiego tutto nel dettaglio, sia le nuove normative, sia alcune vecchie regole da tempo in vigore ma che è importante conoscere.
INDICE:
Tassa di soggiorno
La tassa di soggiorno per Barcellona è stata aumentata da ottobre 2024 e varia da 5€ a 7,50€ a persona, al giorno.
A Marzo 2025 è stato proposto un ulteriore aumento, che andrebbe a quasi raddoppiarne l’importo. Si arriverebbe fino a 12€ di tassa di soggiorno a persona per ogni notte trascorsa a Barcellona (la più alta in tutta Europa). L’obiettivo è quello di destinare parte degli introiti non solo al settore del turismo, ma per finanziare anche politiche abitative.
La decisione non è ancora definitiva e sta chiaramente facendo molto discutere.
Staremo a vedere se cambierà qualcosa per l’estate 2025, nel frattempo rimangono confermate queste tasse turistiche in vigore per i soggiorni a Barcellona e nelle località limitrofe che vi riepilogo in tabella.
Tipologia di struttura | Tassa di soggiorno a Barcellona | Tassa di soggiorno nel resto della Catalogna |
---|---|---|
Hotel 5 stelle | 7,50 € | 3,00 € |
Hotel 4 stelle | 5,70 € | 1,20 € |
Hotel 3 stelle, appartamenti e altri alloggi turistici | 6,25 € | 1,00 € |
Altre tipologie (es. camping) | 5,00 € | 0,60 € |
Crocieristi (tassa variabile se scalo dura più o meno di 12 ore) | 6,00 € / 7,00 € | 2,00 € / 3,00 € |
- All’importo della tassa va aggiunta l’IVA del 10%
- I costi si intendono per persona e per notte.
- I minori di 17 anni non pagano la tassa turistica.
Di conseguenza, mettendo il caso di una vacanza di 3 notti in albergo 4 stelle a Barcellona città, per una famiglia composta da 2 persone e un bimbo di 8 anni, il costo della tassa di soggiorno sarà: 5,70 x 2 persone (il bimbo non paga) x 3 notti = 34,20 + IVA 10% = 37,62 € totali.
Speriamo non venga alzata perché in base ai nuovi accordi la cifra potrebbe quasi raddoppiare.
Tassa di soggiorno nel resto della Spagna
Anche nel resto della Spagna la tassa di soggiorno nel 2025 subisce degli aumenti.
- Nelle Baleari la tassa di soggiorno aumenta a 6 € e oltre nei mesi estivi
- Santiago de Compostela e Toledo, dove la tassa di soggiorno non c’era, si inizieranno a pagare da 1 € a 2,50 € a notte
Multe e divieti
La Spagna è nota per la movida e per l’atmosfera festaiola, soprattutto nelle località di mare come Barcellona. Molti turisti però sono andati troppo agli eccessi, con comportamenti spesso discutibili che vanno contro il decoro della città e la serenità di chi ci abita. Lo stesso si può dire anche di studenti e residenti, ma è vero che in vacanza ci si prende qualche libertà in più, nello spirito del divertirsi e fare festa.
Il Comune di Barcellona e di altre città spagnole ha così deciso di mettere freno ad alcuni comportamenti, introducendo nuove normative e inasprendo controlli e multe di regole che già esistevano.
Visto che si tratta di nuove regole per il 2025, è del tutto probabile che saranno messe in pratica, soprattutto verso i turisti, anche con l’obiettivo di “fare notizia” e diffonderne la conoscenza.
Ecco le novità e altre norme da sapere per chi viaggia a Barcellona e in Spagna:
- Divieto di bere alcolici in spiaggia o per strada
Se siete già stati a Barcellona o in molte altre località turistiche spagnole probabilmente vi farà strano sapere che questa normativa già esisteva! La multa va dai 300 ai 3000 €
Alcuni resort di Ibiza e Baleari hanno introdotto dei limiti sui cocktail alcolici compresi negli all-inclusive e molti negozietti sul lungomare non vendono più alcolici di notte. - Divieto di girare a torso nudo o in costume fuori dalla spiaggia
Una norma imposta anche in molte località balneari italiane. La multa può arrivare a 600 € - Vietato fumare in spiaggia
Non si può fumare, né svapare sigarette elettroniche in nessuna delle spiagge di Barcellona.
Anche in diverse spiagge delle Baleari, dell’Andalusia e della Costa del Sol è vietato fumare - Vietato gettare rifiuti per terra
Se ci fosse bisogno di sottolinearlo, non si possono gettare a terra rifiuti come mozziconi di sigaretta, plastica, bottiglie di vetro o altro. La multa può arrivare fino a 3000 € - Vietato fare la pipì al mare o per strada
Farà sorridere, ma se vi scoprono a fare la pipì in mare o in strada possono multarvi per 750€ - No a pic-nic fuori dalle aree autorizzate
A Barcellona è vietato mangiare sui gradoni dei monumenti, con multe fino a 500 €.
In altre città, come Bilbao o San Sebastián è vietato anche il pic-nic serale in spiaggia, al fine di evitare l’accumulo di rifiuti. - Divieto di “pub crawl” nel centro storico e nell’Eixample
Sono vietati i tour organizzati che vi portano da un bar all’altro (cosiddetti “pub crawl”) per le strade della Ciutat Vella fino al 2028 e il divieto viene esteso anche ai quartieri dell’Eixample dal 1 giugno 2025.
Potete farlo tra voi e i vostri amici, ma non deve essere un’attività organizzata o promossa da un’agenzia o dai bar stessi. Sempre chiaramente nel rispetto del vicinato e di tutti.
Quelle elencate sono regole che riguardano la città di Barcellona. La vostra vacanza però potrebbe estendersi verso altre località spagnole, ad esempio per un giro in traghetto nelle Baleari. Anche qui e in altre località spagnole sono state introdotte nuove regole per l’estate 2025, volte soprattutto a combattere l’overtourism.
Nelle isole Baleari le auto a noleggio per il periodo estivo costeranno di più, oppure potreste essere costretti a parcheggiare fuori dal centro storico, come per la città di Soller. Ibiza chiude l’accesso al popolare belvedere di Es Vedrà – in attesa di capire come regolamentarlo.
Molte località, come Siviglia, Granada, Benidorm, Marbella, Alicante e le Canarie, vietano la musica ad alto volume in spiaggia o in auto, con multe salate e sequestro dell’apparecchio.
Anche l’utilizzo di gazebo o tende in spiaggia, senza autorizzazione, può costarvi caro in alcune spiagge della Spagna, come ad esempio a Benidorm, Alicante o Marbella.
Codice stradale
Guidare in Spagna è del tutto simile alla guida in Italia, anche limiti e normative sono pressoché identiche.
Nei centri urbani il limite va dai 20 ai 50 km/h, in autostrada si può arrivare fino a 120 km/h. Il tasso alcolemico massimo consentito è di 0,5 g/l nel sangue (che scende a 0,3 per i neopatentati)
Ciò che è importante sapere è che tutta Barcellona e gli immediati dintorni sono una Zona a Basse Emissioni (ZBE). Questo significa che possono circolare solo i veicoli poco inquinanti, secondo un’apposita classificazione.
Se la noleggiate sul posto, l’auto sarà già dotata di etichetta adeguata. Se invece andate a Barcellona con la vostra auto, dovete prima registrare il veicolo e pagare una piccola tassa. Su questo sito trovate tutte le info: zberegistre.ambmobilitat.cat.
Tutta l’area colorata è la ZBE di Barcellona
Il 2025 in Spagna vede anche l’entrata in vigore di nuove regole per l’uso dei monopattini e simili (denominati come veicoli per la mobilità personale – PMV). Diventa infatti obbligatorio l’uso del casco, delle luci posteriori e anteriori per chi va in monopattino. Possono essere usati solo da 1 persona alla volta, con più di 16 anni d’età, e circolare solo su piste ciclabili o in strade con limite di velocità di massimo 30km/h.
Non possono circolare sui marciapiedi (questo vale anche per le biciclette), salvo rari casi.
Registro prenotazioni
Prenotando una vacanza a Barcellona o in Spagna la struttura che vi ospita, che sia un hotel o un appartamento, vi chiederà di compilare un modulo online con le vostre informazioni personali, particolarmente lungo e dettagliato.
Si tratta di un requisito di legge, reso obbligatorio non solo per alberghi e simili, ma anche per affittacamere, campeggi, aree di sosta, appartamenti, servizi di autonoleggio.
Una decisione che oltre a comportare un po’ di difficoltà a chi non è molto avvezzo alla tecnologia, fa storcere il naso riguardo alla propria privacy. Sappiate comunque che non avete prenotato voi un hotel particolarmente invadente, è la legge che impone di chiedervi quei dati e trasmetterli alle autorità competenti per essere conservati nei loro archivi per 3 anni.
Nel dettaglio vi saranno richieste queste informazioni, per ogni viaggiatore:
- Nome, cognome
- Sesso
- Documento di identità (numero e tipologia – carta d’identità o passaporto)
- Nazionalità
- Data e luogo di nascita
- Residenza (indirizzo completo)
- Numero di telefono
- Indirizzo email
- Numero di viaggiatori
- Data e firma
- Tipologia di pagamento e relativi dati (es. IBAN nel caso di bonifico oppure numero e dati della carta di credito)
Nel caso di minori va indicato il rapporto di parentela con gli altri viaggiatori.
Affitti brevi
Per far fronte alla crisi abitativa e disincentivare gli affitti turistici da parte di privati, la Spagna ha introdotto nuove regole. Gli alloggi devono ottenere un permesso ed essere iscritti al registro nazionale.
Il problema è che comune di Barcellona sta limitando il numero di questi permessi, non concedendo la licenza in alcuni quartieri o rifiutandone il rinnovo. Lo stesso avviene in altre città spagnole.
Questo non significa che gli alloggi presenti su AirBnB o simili siano illegali, ma che progressivamente l’offerta sarà sempre più limitata (cioè meno disponibilità) e gli affitti sanno sempre più costosi.
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